lunedì 24 settembre 2012

I BAMBINI, IL LORO FIORE, LA LORO PIANTA, IL NOSTRO MERIDIANO.




Osservazioni sul comportamento dei bambini un aiuto dalla mtc, i fiori , la fitoterapia, la kinesiologia applicata









Bambini insicuri,  paurosi , molto bisognosi di coccole, con difficoltà di concentrazione, con scarso equilibrio interiore e grandi sbalzi d umore, pigri, troppo meticolosi, facilmente irritabili, con fame nervosa etc etc… un grande aiuto con la medicina cinese, lo shiatsu, i fiori e le piante.

L Insegnante cosi’ il genitore, dovrebbe ricordare che il suo compito consiste nel ruolo dell intermediario cha accompagna il piccolo uomo, dandogli la possibilita’ di imparare le cose del mondo e della vita.
 Ogni bambino deve poter accogliere le sue conoscenze secondo il proprio modo di essere, per poter scegliere in maniera istintiva quanto gli sara’ necessario per la buona riuscita della sua vita.
Pertanto anche in questo caso e’ importante che non venga offerto altro che un attenta guida affinche’ l allievo possa entrare in possesso di quelle conoscenze che gli sono necessarie.
Pertanto la cura dei bambini con i fiori di Bach e la fitoterapia energetico costituzionale non deve mirare ad eliminare quei tratti del loro carattere che risultano scomodi, ne a formare un bambino facile da trattare, che corrisponda alle aspettative degli adulti; deve bensi’ mirare ad offrire aiuto per affrontare quei problemi e quelle  difficolta’ infantili che impediscono il libero sviluppo della personalita’ e delle capacita’ congenite e acquisite.
Molto spesso i problemi di  salute dei bambini sono l espressione della limitazione o della restrizione delle loro possibilita’ di crescita esercitate dall ambiente; infatti rispetto agli adulti che hanno "imparato" ad adeguare e talvolta persino a subordinare all ambiente i propri desideri e aspettative, essi sono soggetti a reazioni che si manifestano in modo molto piu evidente.
Se e’ risaputo che la repressione massiccia dei propri bisogni personali ( tra natura e cultura ) comporta conseguenze anche per la salute degli adulti, i bambini reagiscono immediatamente con disturbi fisici o comportamentali di ogni tipo.
 La costituzione del bambino rispecchia quindi  l influsso esercitato dall educazione dei genitori tanto quanto dall ambiente circostante cosi come da fattori congeniti, ma questo offre la possibilita’ di osservare riflesso nel bambino il proprio comportamento, mostrando anche come egli percepisce e valuti nella propria interiorita’ il clima vissuto  sia in casa e che nell ambiente che lo circonda.
 Quando si vive uno stato di sofferenza , questa si manifesta sotto forma di sintomi che per mezzo del linguaggio degli organi, cercano di richiamare l attenzione sul conflitto che vi e’ alla base.
 L asma infantile o la dispnea respiratoria e non solo infantile a volte significa che non si dispone di spazio libero o aria a sufficienza . l enuresi notturna rappresenta a volte un piangere attraverso la vescica.
Indica che il bambino e’ sottoposto ad una pressione tale, dove non e’ piu in grado di allentare la tensione o di far valere i propri desideri, realizzando in questo modo il suo lasciare andare sperimentando sollievo come nel pianto. ( solo per fare due brevissimi accenni ).
I problemi infantili segnalano ai genitori la necessita’ di osservare e riflettere sul proprio comportamento e il modo di interagire con il bambino, cosi’ come i cambiamenti del bambino stesso alla luce della sua individuale esperienza.
Per questo motivo ritengo sia importante la visione d insieme nell approccio di riequilibrio energetico ovvero sia sul bambino che sul genitore anche contemporaneamente, sia in medicina cinese dall utilizzo dello Shiatsu o Tuina, dalla Kinesiologia applicata o con i fiori di Bach e la Fitoterapia energetico costituzionale.

Benche’ le terapie naturali si siano negli anni distinte e rilevate  molto utili per la cura dei disturbi fisici, sia per i problemi comportamentali e per le difficolta’ ad interagire con l esterno,
non sostituiscono nessun pediatra al quale spetta in linea di principio il compito di risolvere le difficolta’ dei bambini, soprattutto ai neonati che a volte nascondono con un pianto disperato anche dolori forti o patologie nascoste.

bibliogrfia : Dietmar K ramer - nuove terapie con i fiori di bach vol 3 .
meridiani dell agopuntura e fiori di bach terapie per i bambini.

mercoledì 19 settembre 2012

MTC IN PILLOLE L AUTUNNO...


 organizzare le difese















Come vi sono 4 stagioni nella natura così vi sono anche 4 stagioni nell’ uomo. E’ queste stagioni sono caratterizzate dai grandi movimenti di energia che coinvolgono sia l’ energia Yin (quella più materale, più legata al corpo fisico) che quella yang (più legata alla parte più intellettuale). L’ organo attivo in questa stagione secondo la tradizione cinese è il Polmone. Ricordiamo che già alcuni millenni or sono veniva sottolineato che questo è un “organo fragile” e che va rispettato. I classici ricordano l’ importanza al riguardo dell’ alimentazione (che deve essere calda e senza esagerazione piccante). Inoltre sono utili piante del “polmone energetico” come l’ altea , la Malva e  l echinacea (a breve le monografie delle piante sul blog )  teniamo presente inoltre che il Polmone è il Maestro dell’ energia (qi) del corpo  e che nei suoi disturbi è particolarmente facile provare una profonda stanchezza. Ed in questi casi sono utili i punti (in moxa; è una tecnica energetica che utilizza il calore)  ) sui punti di comando del polmone che si trovano 2 dita a lato della 3a vertebra dorsale,lo shiatsu e il massaggio tuina con oli essenziali costituzionali ( scelti appositamente sulla persona da trattare) e la fitoterapia energetico costituzionale ( vedi articolo sul blog),   ma ancora più importante è un altro aspetto.
Questa è la stagione in cui si deve “mettere ordine nella propria vita”. Il Polmone infatti è il “Ministro cancelliere del Cuore” quello che consegna a tutto l’ organismo la “volontà del cuore Imperatore”. Quindi questa è la stagione nella quale è necessario riequilibrare la propria qualità della vita. E questo vale sia sul piano più fisico (alimentazione ecc) che su quello  mentale e se volete più spirituale (ritmi della propria vita e cercare di eliminare i compromessi troppo pesanti).

martedì 18 settembre 2012

La fitoterapia energetico-costituzionale

La fitoterapia energetico-costituzionale

Un nuovo modo di fare fitoterapia

 

 

 


Per fitoterapia si intende il trattamento di una malattia o uno stato patologico con piante o rimedi derivati da queste. Il termine, introdotto dal francese Henri Leclerc, riguarda sia l’impiego scientifico che emprico dei diversi rimedi e viene attualmente annoverato fra le cosiddette Medicine Complementari o Non Convenzionali (MNC) (Weiss 1996; Formenti, 1999). Sebbene ampie e numerose siano le ricerche sui principi attivi presenti nelle diverse droghe vegetali da un esame della letteratura emerge che la maggior parte degli studi si basa su conoscenze empiriche, mai abbandonate in virtù della loro validità pratica (Corradin et al., 2000; Formenti, 2000). Anche se oggi la frattura fra fitoterapia popolare o empirica e fitoterapia scientifica è ampia, è indubbio che per molti secoli le due visioni furono fra loro indissolubilmente legate. Non solo, ma a questo va aggiunta la semplice considerazione che la sperimentazione scientifica ha un senso solo quando si basa sulle osservazioni “empiriche” desunte dalla medicina popolare.

Inoltre, molto spesso, la sperimentazione conferma quanto la medicina popolare ha sottolineato per moltissimi anni. Si tenga presente, infine, che lo studio scientifico ha una “storia” relativamente recente e solo da allora che questi due modi di intendere la fitoterapia si differenziano nettamente (Corradin et al., 1999). A proposito poi di modelli empirici, etnomedici o tradizionali, va aggiunto che, dalle ricerche effettuate con criteri scientifici, emerge in modo chiaro ed ineluttabile, che l’azione di una piante medicinale non è quasi mai riconducibile ai suoi principi o alla somma dei suoi singoli principi, ma dall’insieme dei componenti (attivi ed inerti) che costituiscono il cosiddetto fitocomplesso (Corradin et al., 2000; Monti, 1999). Il fitocomplesso, nel momento in cui agisce all’interno di un organismo vivente, da luogo ad una sinergia fitocinetica difficilmente prevedibile. I consensi continui della farmacologia moderna che mette a disposizione dei terapeuti principi attivi sempre più purificati e più numerosi hanno alimentato la convinzione invece che, ormai, è divenuto superfluo somministrare le piante medicinali in toto, e che, al contrario, può essere più redditizio ed efficace somministrare solo i principi attivi dotati di attività terapeutica.

Ma la pianta medicinale purtroppo (o fortunatamente) costituisce un’unità terapeutica nella quale i principi attivi formano dei fitocomplessi caratteristici legandosi ed interagendo con le altre molecole apparentemente inattive, le sostanze adiuvanti, che vengono eliminate nel corso del processo di purificazione (Iommelli et al., in press). Fra i più recenti modelli empirici di fitoterapia vi è quella definita “energetico-costituzionale”, sviluppatasi in Francia (Requena, 1985; Requena et al., 1987) nella metà degli anni ottanta e poi diffusasi in Italia (Di Stanislao et al., 1990; Paoluzzi, 1990; Di Stanislao et al., 1991) e Spagna (Bueno Cortes, 1991).Si tratta di un modello di studio dinamico e moderno che nasce dall’integrazione della impostazione Costituzionalistica proposta dalla Medicina Tradizionale Cinese, con lo studio e l’applicazione della Psiconeuroimmunoendocrinologia della Medicina cosiddetta Scientifica. Vengono così individuate cinque reattività di base prototipiche che combinandosi fra loro danno origine e spiegazione alla molteplicità delle forme umane. Avremo così cinque costituzioni fondamentali: Legno, Terra, Fuoco, Metallo, Acqua con delle proprie specifiche caratteristiche psico-morfotipologiche.

Ogni costituzione risponderà poi a delle caratteristiche psiconeuroimmunoendocrine ben definite. Inoltre se un individuo avrà caratteristiche globali in prevalenza toniche lo definiremo soggetto yang o viceversa se le sue caratteristiche globali saranno caratterizzate da astenia lo definiremo yin. Lo stesso modello lo possiamo applicare alle piante medicinali. Esse verranno caratterizzate in riferimento alle loro proprietà, alle indicazioni, ai principi attivi ed infine anche al “sapore” e alla “natura (calda o fredda” del vegetale, così come descritto nei vari erbari antichi). Pertanto avremo piante medicinali yin o yang per le costituzioni Legno, Fuoco, Terra, Metallo, Acqua. Una pianta verrà definita yin se globalmente ha un’azione tonica (riscaldante) o yang se ha un’azione deprimente (raffreddante).

Questo modello fornisce utili e pratiche possibilità sull’impiego di fitocomplessi sia per via topica sia orale, con risultati molte volte di grand’efficacia (Paoluzzi, 1995).Soprattutto consente di coniugare vari tipi di MNC d’impostazione costituzionalistica come oligoterapia diatesica, omeopatia ed omotossicologia, con una diagnosi univoca e possibile sinergie d’azione fra rimedi molto diversi (Mastrodonato, 2000).

I sentimenti in medicina trad. cinese… psiche e shen


 


In questo lavoro viene presentato un inquadramento generale del concetto di Psiche nella visione cinese (dove viene chiamata Shen) confrontandolo con l’evoluzione del concetto di psiche nella visione occidentale nel tempo. Vengono poi applicate alle emozioni (sentimenti) le leggi di creazione e di controllo che regolano i rapporti tra i Cinque Movimenti.

 In sintesi
Psiche. Shen. Sangue. Cinque movimenti. Leggi fisiologiche. Ciclo di Creazione. Ciclo Sheng. Ciclo di controllo. Ciclo Ke





INTRODUZIONE
Parlare di “psichismo in medicina energetica” può suonare di per sé un controsenso, perché significa voler separare una componente in una prospettiva che aborre le separazioni.
Tuttavia non solo tale tentativo appare praticamente utile, ma occorre considerare anche che non è una “deformazione” occidentale, essendo presente anche nella Medicina Cinese un capitolo che tratta delle “Malattie Mentali”.
Si cercherà pertanto nel presente lavoro da un lato di cercare di definire cosa significhi “Shen” e quindi cosa occorre pensare quando si parla di “Shen”, dall’altro di fare un minimo di chiarezza su alcuni malintesi riguardanti l’idea che comunemente ci si fa quando si parla di “medicina energetica”, quasi si parlasse di medicina “immateriale”.
Intendo suddividere il discorso nel seguente modo:
- rapporti tra ciò che in occidente chiamiamo “Psiche”  e “soma” e visione cinese
- psiche e sangue
- sentimenti nella visione energetica cinese dei Cinque Movimenti
i “sentimenti”
legge di creazione
legge di dominazione

L’energia e il sangue circolano incessantemente nell’organismo secondo ritmi e percorsi precisi: ogni loggia ha nell’arco della giornata un’ora di massima pienezza dell’energia e un’ora di minimo energetico e l’energia passa da un organo/viscere all’altro secondo ritmi precisi, per cui l’orario di insorgenza di un disturbo può aiutare a capire lo squilibrio di quale organo sia la causa della malattia.
Con questo rapido cenno si vuole far cogliere soltanto un aspetto, che deve essere tenuto ben presente: non esistono nella visione cinese caselle rigide all’interno delle quali inquadrare gli eventi fisiologici e morbosi né suddivisioni nette dei vari organi o tessuti tra loro o dell’organismo stesso verso l’ambiente che lo accoglie. Tutto è in continuo scambio energetico (e con linguaggio moderno e scientifico diremo scambio di “informazione”) con tutto: l’organismo è in scambio con l’esterno e con ciascuna parte interna, ciascuna parte interna con tutte le altre parti interne, con l’organismo in toto e con l’ambiente esterno e così via. E’ una visione dinamica della realtà.

RAPPORTI TRA CIÒ CHE IN OCCIDENTE CHIAMIAMO “PSICHE” E CIÒ CHE IN OCCIDENTE CHIAMIAMO “SOMA” E VISIONE CINESE
La visione meccanicistica che si è affermata nella Medicina europea biomedica negli ultimi cento anni ci ha abituati a ragionamenti lineari, dove ogni espressione patologica del corpo è conseguenza di una alterazione biochimica interna e se non vi sono alterazioni evidenti e documentabili, allora le espressioni corporee (sintomi) sono “sine materia”.
Ora, in questa visione la psiche è stata considerata misteriosa e “sine materia”, per cui tutto ciò che non è documentabile come “fisico” (ossia come frutto di modificazioni di parametri fisici o biochimici) deve essere attribuito alla psiche.
La psiche non è “fisica”, è un’altra cosa. Che cosa sia è stato oggetto di dibattito e ricerca nell’arco dei secoli. Ora si conoscono per molti stati emotivi e psichici i mediatori chimici che ne provocano o modulano l’espressione fenotipica: grazie agli studi con risonanza magnetica dinamica e PET si sanno collegare per molte situazioni psichiche le corrispondenti aree cerebrali. Tuttavia risulta chiaro agli studiosi che continuano a sfuggire il “primum movens” delle emozioni e la finalità delle attività psichiche. Il meccanicismo ci ha condottI ai limiti della frontiera tra corpo e psiche, ma lì deve arrestarsi e dichiarare che non è capace di andare “oltre” dando spiegazioni convincenti ed esaustive.
La scienza moderna, tuttavia, si sta allontanando sempre di più dalla visione meccanicistica (ristretta) e sta approdando alla consapevolezza che in realtà la psiche è talmente embricata col corpo da non poterne essere separata. L’anello di congiunzione e il mezzo di comprensione di questa comunione è risultato essere l’esame del cosiddetto “asse dello stress” e poi lo studio del sistema immunitario ed endocrino, dal cui studio è nata la Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia (P.N.E.I.) oggi così di moda. La teoria dei sistemi complessi sta ulteriormente aiutando a comprendere meccanismi insospettabili di collegamento tra Psiche e Soma, tanto che oggi sempre più li si considera anche in Occidente “due facce della stessa medaglia”, con inevitabili e prevedibili reciproche ripercussioni (Bellavite, 1998).
Tuttavia è innegabile che ancora adesso in Occidente si continuano a distinguere nella pratica le “malattie organiche” dalle “malattie psicosomatiche”, considerando queste ultime quasi delle “finte malattie” o comunque delle malattie sempre benigne “quoad vitam” (le cosiddette “malattie funzionali”). Le cose in realtà non sono così semplici né i confini così netti, né la “benignità” delle forme funzionali così scontata.
Riassumendo dunque l’evoluzione del pensiero occidentale, possiamo dire che le concezioni della psiche rispetto al corpo sono mutate nell’arco dei secoli. Giusto per schematizzare solo le posizioni fondamentali possiamo dire:
- Visione Galenica: l'essenza della vita è di tre qualità:
• il pneuma, che può rappresentare la psiche,
• lo spirito animale e
• lo spirito vegetale.
il sistema galenico riteneva il corpo uno strumento dell’anima
- Visione positivista  il corpo e la psiche sono due entità separate. La psiche ha un’attività che non può essere documentata. Solo i fenomeni documentabili fisicamente o riconducibili a meccanismi biologici sono di pertinenza medica
- Visione psicanalitica e psicosomatica: il corpo è il territorio di espressione della psiche. La salute è della dimensione spichica e si epsrime attraverso il corpo, per cui la radice delle malattie anche somatiche è psichica e la cura consoste nella consapevolezza.
- Visione attuale (P.N.E.I.): i fenomeni corporei e quelli psichici sono intimamente correlati e sono espressioni diverse della stessa realtà, interagenti e influenzantisi a vicenda

Nella Medicina Cinese questa dicotomia tra corpo e psiche non esiste, non solo, ma neppure è concepibile. La psiche è il corpo e il corpo è psiche. Non esiste funzione organica che non contribuisca a dare il proprio “colore emotivo” e non esiste stato d’animo intenso o cronico che non lasci la sua traccia a livello d’organo.
Inoltre la visione cinese schematizza in modo molto efficace delle correlazioni per cui ciascuna emozione interferisce con un determinato organo e non con altri, con conseguenti malattie possibili in base al tipo di emozione o “passione” in causa.
Pertanto la visione cinese può aiutarci, attraverso la “suggestione” dell’analogia, a comprendere meglio la correlazione tra ciò che noi chiamiamo psiche e ciò che noi chiamiamo soma e che in realtà sono solo aspetti differenti della stessa realtà.

LA PSICHE E IL SANGUE
Per i cinesi ciò che noi chiamiamo “Psiche” si chiama Shen. Più oltre ci soffermeremo su cosa significhi il termine Shen. Per ora diciamo soltanto che la dimora dello Shen è il Cuore, perché lo Shen sta nel sangue. Già questo ci fa capire quanto sia “carnale” e “materiale” la concezione di “psiche” nella visione cinese: lo Shen sta nel sangue. Vediamo di comprendere, da occidentali, cosa significhi.
Il sangue irrora tutto il corpo, raggiunge tutti gli organi e tutti i distretti e tutti gli organi e distretti “comunicano” col sangue: cedono sostanze e cataboliti al sangue e ricevono da esso nutrienti e ossigeno.
Se prendiamo in considerazione il compartimento extracellulare e la struttura della matrice del tessuto connettivo, allora possiamo considerare che è proprio il sangue – attraverso la circolazione capillare – che risulta fondamentale (per la verità assieme alla linfa e al sistema nervoso e neurovegetativo) da un lato per formare l’unità dell’organismo collegando i vari distretti e dall’altro per trasmettere a tutte le parti dell’organismo le peculiarità del microambiente distrettuale (Guyton et al, 1999a, 1999b, 1999c). Perciò vediamo il sangue come il mezzo attraverso il quale le sostanze in esso presenti raggiungono i vari distretti e nello stesso tempo comprendiamo come ogni organo che il sangue attraversa possa caratterizzare in qualche modo il sangue stesso: quando attraversa il polmone si arricchisce di ossigeno e si libera di CO2, quando passa attraverso il rene si purifica di molti componenti inutili o tossici e così via. Quindi si può dire che ogni organo caratterizza il sangue, gli dà particolare “colore” o “sfumatura”. Di alcune condizioni morbose sappiamo che danno anche risvolti psichici: l’acidosi respiratoria e renale da insufficiente funzione del polmone e del rene per esempio dà inquietudine, insonnia ed angoscia, la presenza nel sangue di ammonio per alterazione funzionale del fegato dà alterazioni comportamentali caratterizzate da euforia, delirio, aggressività, confusione e coma, l’alterazione della quantità di glucosio nel sangue da alterazioni del pancreas dà caratteristiche modificazioni psichiche e comportamentali, eccetera, si potrebbero fare davvero tanti esempi. Quindi ragionando attraverso il sangue e le modificazioni della sua composizione possiamo intuire anche con i codici conoscitivi occidentali che ci sono correlazioni tra i vari organi e la psiche (o perlomeno sue manifestazioni patologiche).
Tuttavia la visione cinese va molto più in là: non solo alterazioni patologiche danno modificazioni psichiche, ma anche il corretto funzionamento dei vari organi dà peculiari sfumature fisiologiche e positive della psiche.
Per i cinesi la psiche equilibrata e sana è il risultato del buon funzionamento di tutti gli organi, cioè significa che ogni organo imprime correttamente le sue peculiarità alla psiche, attraverso il sangue.

RIEPILOGANDO
Nella visione cinese non esiste il concetto di malattia organica oppure di malattia  psicosomatica, in quanto psiche e soma si esprimono sempre e contemporaneamente uno attraverso l’altro.
La causa di malattia può essere psichica (malattie causate da disordini delle “passioni” o dei “sentimenti”), ma in questo momento si vuole sottolineare che tutte le malattie “organiche” in questa visione danno necessariamente anche sintomi “mentali”[‡].
Quindi, per la visione cinese, la salute è dovuta all’armonico rapporto tra tutti gli elementi costitutivi dell’uomo: il soma[§] (Jing, essenza), il Sangue, l’Energia, la Psiche  (Shen) e quelle che potremmo forse definire come le facoltà “spirituali” innate (Hun e Po).

SENTIMENTI E VISIONE ENERGETICA CINESE DEI CINQUE MOVIMENTI
Vediamo grossolanamente come ciascun elemento imprima le sue peculiari sfumature alla mente e come, attraverso la conoscenza delle leggi che regolano i rapporti fisiologici e patologici tra le varie logge energetiche e quindi i relativi organi, si possa cogliere la salute come dinamico equilibrio di caratteristiche psichiche proprie di ciascun organo e di conseguenza la patologia come uno squilibrio tra queste vitali energie. Il discorso in realtà sarebbe articolato e molto complesso: qui si vuole solo richiamare le nozioni generali a scopo introduttivo.

DEFINIZIONE DEI CINQUE SENTIMENTI
IRA (O COLLERA)
LOGGIA LEGNO: riassume in se’ le caratteristiche della Primavera, del risveglio della natura, della crescita delle cose, del proiettarsi verso l’esterno e verso il futuro, del vento che rianima, muove e scompiglia….
Vi appartengono il Fegato e la Vescica Biliare.
Per quanto riguarda le facolta’ psichiche e i sentimenti, si dice che “il Fegato genera l’IRA”. Con questo sentimento si intende esprimere non soltanto la “collera” (di per sé negativa), ma la capacità di reagire rapidamente ad uno stimolo, si intende cioè l’aspetto positivo dell’ira, che è la capacità di reazione. Questa capacità di reagire per i cinesi la fornisce dunque l’energia del Fegato, che è l’organo della messa in movimento delle energie e del sangue, è l’organo della capacità di progettare e di pensare al futuro.
Il viscere accoppiato, Vescica Biliare, fornisce la determinazione necessaria e il giudizio rispetto a ciò che è giusto in assoluto (senso della giustizia).

GIOIA
LOGGIA FUOCO: riassume in sé le caratteristiche dell’Estate, del calore, dell’esplodere delle energie, dell’entusiasmo e passione per la vita, del fuoco che incendia e sale verso il Cielo…. Vi appartengono il Cuore e l’Intestino tenue. Abbiamo già detto che il cuore è la dimora dello Shen, perciò questa loggia è particolarmente legata all’attività psichica in generale.
Al Cuore viene associata la GIOIA. Con questo sentimento si intende la gioia di vivere, la pienezza del significato, l’entusiasmo che realizza i progetti, la gratificazione per la realizzazione del proprio compito esistenziale.
Il viscere accoppiato Intestino Tenue fornisce la discriminazione, il senso critico necessario per cogliere il bene per il soggetto e realizzarlo.
Quindi: la reattività del Fegato propone l’azione, la gioia di vivere del Cuore la realizza. La Vescica Biliare fornisce il senso di ciò che è giusto e la determinazione, l’Intestino Tenue (deputato come viscere a separare ciò che è puro dall’impuro, trattenendo ciò che è adatto per il nutrimento del soggetto e scartando ciò che è inadatto) raccoglie questo e lo completa con la critica e il senso della “scelta adatta per chi la compie”. Quindi senza azioni della loggia Legno non si ha azione della loggia Fuoco: perciò anche per le attività psichiche è rispettata la Legge di generazione dei cinque movimenti: il legno genera il fuoco.

RIFLESSIONE
LOGGIA TERRA: riassume in sé le caratteristiche della fine dell’estate, della stagione dei frutti della terra, della pioggia che mitiga l’arsura, dell’umidità che feconda la terra, della “terra che permette le semine e il raccolto”, del luogo della vita e della maturazione. Vi appartengono la Milza/Pancreas e lo Stomaco.
Alla Milza è associata la RIFLESSIONE. Con questo sentimento si intende la capacità di digerire gli eventi, di assimilare ciò che permette l’evoluzione del soggetto, la capacità di raccogliersi e di maturare i frutti della propria esperienza. E’ quella facoltà psichica di rielaborazione del vissuto grazie alla quale si trasformano gli eventi in “memoria” e il corpo viene “segnato” e trasformato nell’arco della vita da ciò che sperimentiamo (in bene e in male). Pertanto è collegata alla capacità di memorizzare e di ricordare, esprime la razionalità intesa come capacità di trovare il senso delle cose e di riordinarle in modo logico e significativo. Questo processo di assimilazione è fondamentale per lo sviluppo dell’individuo e perciò si comprende come tale facoltà psichica sia stata correlata all’elemento della Terra.
Il viscere accoppiato Stomaco aiuta la Milza in questo compito fornendo il gradimento iniziale. Il cibo, appena ingerito, per primo incontra lo stomaco il quale decide se il cibo è gradito e assimilabile oppure no (nel qual caso lo rigetta attraverso il vomito). Lo stesso avviene sul piano emozionale: lo stomaco decide se introiettare un’esperienza oppure rigettarla. Se decide di introiettarla, la offre alla capacità di rielaborazione cognitiva della Milza, la quale la memorizza e poi la razionalizza. Se decide di rigettarla, ciò può avvenire in modo imprevedibile e, poiché non viene “consultata” la razionalità della Milza, tale rifiuto può essere irrazionale e difficile da giustificare (raptus, follia)



TRISTEZZA (SPLEEN)

LOGGIA METALLO: al Metallo viene associato l’Autunno, il sole che tramonta, la temperatura che scende e rinfresca dopo il meriggio, il bagliore della falce che miete, il chinare il capo della spiga per il peso del grano maturo, il ripiegarsi della natura verso l’inverno dopo l’espansione dell’estate, la secchezza. Ad esso appartengono il Polmone e l’Intestino Crasso.
Al Polmone è associata la Tristezza. Con questo sentimento si vuole esprimere la commozione nostalgica e pungente di fronte alla Bellezza e alla segreta vitalità del creato, la percezione sottile della precarietà delle cose: dopo l’esplosione vitale dell’estate, si avverte il declino e l’approssimarsi del rigore dell’inverno, apparente fine della vita. Corrisponderebbe, se parlassimo di età dell’uomo, all’inizio della vecchiaia, quando si comincia a sentire che le energie non sono più quelle di prima, e il ricordo fa tornare alla mente Tempo fuggito e presenze perdute. E’ il senso della Morte, ma anche la capacità di percepire l’oltretomba. E’ la comunione panica con la Natura (fonte della poesia), la coscienza del Mistero e l’anelito di spiritualità. Forse può essere più adatto il termine “spleen” inteso come lo intendevano i romantici: il tedio di vivere di chi pure ama vivere e non trova il Senso pur percependo che un senso ha da esserci.
Il viscere accoppiato Intestino Crasso aiuta a mantenere il contatto con la realtà e ad eliminare le “scorie” della vita, potrebbe essere forse l’espressione dei meccanismi psichici di rimozione che permettono di interrompere un blocco e riprendere contatto con la realtà e di superare così le perdite e i traumi

PAURA
LOGGIA ACQUA: riassume in sé le caratteristiche dell’Inverno, del freddo, del buio del fondo di un pozzo, del congelamento e immobilità delle cose; e nello stesso tempo esprime la fonte della vita, il movimento dell’acqua che scorre allo sciogliersi dei ghiacci, la fertilità, la capacità di riflettere il Cielo e di rendere possibile la vita: simboleggia l’Inizio da cui la vita nasce e la fine cui la vita approda, rappresentando l’anello inziale e quello finale del ciclo vitale dell’individuo. Dall’acqua nasciamo e all’acqua ritorniamo e dall’acqua riparte un nuovo ciclo vitale.
Ad essa corrispondono il Rene e la Vescica.
Al Rene è associata la Paura. In realtà al Rene è associata anche la Volontà. Stupisce pertanto che vi sia associata la Paura che suona emozione “negativa”. Abbiamo detto che il rene è la radice della vita, rappresenta nell’uomo l’elemento dell’Acqua (di cui abbiamo su accennato le caratteristiche). La precarietà della vita minaccia il radicamento in essa e il proposito: questo genera paura. Paura di avere volontà insufficiente e radicamento nella vita insufficiente e quindi paura di essere indeboliti o sradicati (che si estrinseca nella paura di ciò che è vissuto come minaccia: paura del buio, paura degli insetti velenosi, eccetera).
Il Viscere accoppiato Vescica conserva il senso del possesso, che è espressione della volontà di circoscrivere e possedere un proprio “territorio esistenziale” (se in eccesso determina la comparsa della gelosia). Inoltre offre la facoltà psichica della “selezione delle cose” da conservare e da eliminare, delle cose da possedere e di quelle da lasciare andare.

LEGGE DI CREAZIONE
Come è noto la legge di creazione (o legge Madre-Figlio) recita: il Legno genera il Fuoco; il Fuoco genera la Terra; la Terra genera il Metallo; il Metallo genera l’Acqua; l’Acqua genera il Legno.
Questa sequenza si applica agli elementi, agli organi, ai visceri e anche a tutte le singole proprietà delle cinque corrispondenze.
Applichiamo questa legge ai sentimenti.
La sequenza dei sentimenti secondo la logica dei cinque movimenti è la seguente:
Ira – Gioia – Riflessione – Tristezza – Paura
L’ira induce a proiettarsi verso l’esterno, a reagire, a difendere la nostra identità e territorio, a crearci il nostro spazio nel mondo, a opporci a ciò che ci contrasta, a muoverci ed estrinsecare. Questo conduce alla gioia, ossia alla vittoria su ciò che ci minaccia, alla ripresa delle redini della vita, alla realizzazione del nostro compito. Il realizzare i progetti induce a riflessione e maturazione, a rendere nostra l’esperienza che facciamo e trarne gli insegnamenti. La riflessione porta a sostare e contemplare il mondo, cogliendone la bellezza e vitalità; ma riflettere conduce anche allo scontro coi limiti del nostro vivere e al rimpianto per le leggi del tempo e i distacchi che la vita impone (tristezza). Questo senso di precarietà induce paura di perdere, di venire sradicati. La paura induce a ribellarsi e a reagire (ira), mobilizzando tutte le energie disponibili e riprendendo il controllo della situazione (gioia) e così via.

LEGGE DI DOMINAZIONE
La legge di dominazione (o legge Nonno-Nipote) recita: il Legno controlla la Terra; il Fuoco controlla il Metallo; la Terra controlla l’Acqua; il Metallo controlla il Legno; l’Acqua controlla il Fuoco.
Applicando questa legge ai sentimenti avremo questa sequenza:
la Collera impedisce la Riflessione
la Gioia supera la Tristezza
la Riflessione domina la Paura
la Tristezza smorza la Collera
la Paura spegne la Gioia
L’ira (o collera) è impulsività, reazione immediata (=non mediata), movimento e opposizione. Questo impedisce di riflettere, sostare, maturare. D’altra parte dobbiamo ricordare che la legge di dominazione e controllo è anch’essa una legge “fisiologica” ossia positiva, necessaria per evitare eccessi. L’ira impedisce che la riflessione blocchi il soggetto, costringe a rimettersi in movimento, equilibra la quiete che la riflessione presuppone e che, se eccessiva, diventa stagnazione ideativa (ossessività)
La gioia supera la tristezza. In questo caso la relazione è più evidente come positiva. La gioia intesa come entusiasmo, impulso vitale a compiere la vita, realizzazione, “scrolla” la malinconia cui si può arrivare rimpiangendo o crogiolandosi nello struggimento sensitivo di fronte alla bellezza delle cose e riporta il soggetto ad essere attivo e positivo, ad essere pienamente “vivo”, evitando che si spenga (depressione apatica).
La riflessione domina la paura. La razionalità, l’apprendimento delle regole della vita e la scoperta delle prorpie risorse interiori, il riflettere sulle cose e sulle esperienze aiuta a superare la paura, a razionalizzarne i contenuti, a sciogliere le ragioni dell’ansia che la paura di ciò che è ignoto e non razionale genera. La riflessione domina la paura allargando il territorio del “razionale” e fugando le ombre dell’irrazionale (nevrosi ansiosa e ansioso-depressiva).
La tristezza smorza la collera. Il senso di precarietà e inadeguatezza ad esprimere ciò che si intuisce della vitalità segreta delle cose “toglie legna dal fuoco”, ossia fa comprendere l’inutilità dell’agitarsi, dell’opporsi, del ribellarsi, del progettare: modera la fantasia e l’eccessiva voglia di attività e lotta e permette di “diventare ragionevoli”. In questo senso anche questo rapporto si colloca tra le relazioni “fisiologiche” ossia positive, necessarie per l’armonia complessiva delle facoltà psichiche dell’uomo.
La paura spegne la gioia. L’entusiasmo e la vitalità del cuore sono “avvertiti” della precarietà e minacce della vita dalla paura della loggia dell’Acqua. Questo allarme rende evidente la necessità di riflessione e ponderatezza e “imbriglia” l’irruenza volitiva della loggia del Fuoco, impedendo l’eccesso di entusiasmo che rischia di impedire la corretta realizzazione delle cose. Pertanto anche questa relazione risulta necessaria e positiva.

CONCLUSIONE
La medicina occidentale e' arrivata appena adesso alla conclusione che corpo e psiche sono aspetti diversi della persona, interagenti tra loro continuamente.
La visione cinese invece ha colto questa relazione dinamica gia' da piu' di duemila anni.
La visione cinese appare a noi occidentali come una strada analogica e sintetica per riassumere la compelssita' della vita umana in poche e studiabili dinamiche. dalle quali comprendiamo come non vi siano sentimenti o pulsioni negative o positive, poiché tutte sono necessarie allo sviluppo della personalità, ma ciò che dà la negatività e positività è la dinamica prevalenza di un sentimento rispetto agli altri.
Ben si comprende quindi come occorra, più che combattere i sentimenti, coltivare l'equilibrio tra essi.


BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO

·        Bellavite P: Biodinamica. Tecniche Nuove, Milano, 1998
·                    Corradin M; Di Stanislao C (a cura di): Lo psichismo in medicina energetica. Associazione Medica per lo studio dell’Agopuntura, L’Aquila, 1995
·                    Guyton AC; Hall JE : Organizzazione funzionale del corpo umano e ambiente interno. In: Fisiologia Medica. Cap. 1: pp 3-9. Edises editrice, Napoli, 1999a
·        Guyton AC; Hall JE : Il microcircolo e il sistema linfatico: lo scambio dei liquidi nei capillari, il liquido interstiziale e il flusso linfatico. In: Fisiologia Medica. Cap. 16: pp 186-199. Edises editrice, Napoli, 1999b
·        Guyton AC; Hall JE: I compartimenti liquidi corporei. Liquido extracellulare e intracellulare, liquido interstiziale ed edema. In: Fisiologia Medica. Cap.25: pp 301-317. Edises editrice, Napoli, 1999c
·        Muccioli M; Piastrelloni M: Gli Shen. Il mondo delle emozioni nella pratica clinica tradizionale cinese. Quaderni di Medicina Naturale XIII-XIV. Suppl. Riv. It. MTC 1999; 76 (2): 5-35
·        Sournia JC: Storia della Medicina. Edizioni Dedalo, Bari, 1994
Tomasi G; Susanna T: La psiche in MTC. Lezioni del Corso di Agopuntura, C.I.A.M., Noventa Padovana, 1988 (appunti personali).

"il mal di schiena" lombalgia -riflessioni in medicina cinese

LA LOMBALGIA  . APPROCCIO TERAPEUTICO IN MTC


INTRODUZIONE
La lombalgia viene definita come una sintomatologia algica interessante appunto la zona
lombare, a carattere acuto o cronico, che riconosce, come vedremo in seguito, una eziologia
quanto mai varia. Essa è una delle sintomatologie di maggior frequente riscontro presso
qualsiasi struttura sanitaria: dallo studio di medicina generale al presidio di pronto soccorso,
all’ambulatorio specialistico. E’ altresì la causa più frequente di inabilità temporanea al lavoro,
talvolta prolungata, con astensione dallo stesso. E’ la 2° causa più frequente di patologia a
carattere neurologico negli Stati Uniti; gli americani spendono almeno 50 bilioni di dollari ogni
anno per il “mal di schiena”(dato aggiornato al giugno 2005). Inoltre è un sintomo che sempre
più spesso, in ragione della sua varia eziologia, si presenta in forma cronica e/o ricorrente;
configurandosi cosi’ attorno ad esso un interesse sempre maggiore sia in ambito sanitario che
socio-economico.
Abbiamo infatti che la popolazione colpita è molto eterogenea per età, sesso, attività
lavorativa, sportiva ed abitudini di vita. In quest’ambito la lombalgia può essere riferita come
espressione clinica di patologie d’organo ( principalmente di pertinenza uro-ginecologica) ed a
carico del rachide lombare (degenerative, infiammatorie, traumatiche, strutturali),
rappresentando quest’ultime le cause più frequenti.
Appare infatti evidente che il prolungarsi dell’età media comporta la ricorrenza di tale
sintomatologia che, se da un lato può essere determinata da una postura errata inveterata con
errori statico-dinamici ripetuti nel tempo, dettati da abitudini di vita tipiche di un paese
altamente civilizzato quale quello occidentale( ad es. prolungata posizione seduta al tavolo di
lavoro, movimenti ripetitivi del bacino e quattro arti in fabbrica anche per 600-700 volte al
giorno, associati a scarso o del tutto assente esercizio ginnico che ristabilisca l’armonia
osteoartromuscolare), non meno importanti e frequenti risultano essere le patologie del
rachide lombare stesso, ad eziologia degenerativo/infiammatoria e post-traumatica ( ad es. in
discopatie erniarie, osteoartrosi, artrite, e come esiti algici di pregressi traumatismi della
strada).



LA COLONNA VERTEBRALE  in medicina cinese
(considerazioni, rapporti con organi e visceri )

In medicina cinese la colonna vertebrale assume un particolare significato anche al di là delle
solite considerazioni dinamiche; ha infatti funzione di contenere il midollo e quindi di
partecipare alla trasformazione del Jing in Qi e poi in Shen; dà solidità, indicando il percorso
compiuto ed il cammino da scegliere; permette qualsiasi movimento, intendendo anche il come
un individuo si pone nei confronti delle scelte della vita nel suo percorso di differenziazione. A
quest’ultimo riguardo sono importanti le cosiddette “cerniere di rotazione”, secondo cui quella
cervicale indica l’esplorazione del mondo permettendo l’orientamento e la collocazione nello
spazio degli eventi; quella dorso-lombare simboleggia il cambio di prospettiva con reazioni
personali connesse ad eventi esterni, e quella lombo-sacrale rappresenta la capacità di
camminare diritti ed avere una direzione nella vita. Tutto ciò è di estrema importanza
diagnostica e terapeutica potendo alcune turbe psichiche manifestarsi con problemi fisici.
In medicina cinese, quindi , la colonna vertebrale, al di la’ dell’aspetto osteostrutturale,
assume notevole significato con implicazioni di carattere psicofisico, dovute anche a relazioni
importanti con i meridiani della Vescica e Vaso Governatore.
Il meridiano Vaso Governatore è centrale ed ha ai lati le due branche del meridiano della
Vescica (la parte più mediale risente dei traumi fisici, la più esterna di quelli psichici: tali
traumi incidono tutti sul vaso governatore). I punti shu del dorso fanno da mediatori tra il
meridiano della Vescica e del Vaso Governatore.
Nel punto VG4 risiede la radice dello Yang e, nella concezione secondo cui vi sono tre riflessi
motori fondamentali ovvero Tai Yang (andare avanti), Yang Ming (arrestarsi) e Shao Yang
(ruotare), tale punto, che si trova in regione lombare, dopo le prime settimane di vita è sede
del riflesso che determina la postura eretta, che interpreta anche la capacità di andare incontro
alla vita.
In definitiva quindi, alcune algie in tale regione anatomica spiegherebbero, al di là dell’aspetto
meramente fisico, il conflitto tra la volontà e la capacità dell’individuo stesso, ed i ritmi ed i
tempi della vita di tutti i giorni.
In tale ottica assumono notevole importanza anche i meridiani tendino muscolari (TM) che
esteriorizzano fisicamente le condizioni di disagio psichico.
Il meridiano del Du Mai riguarda il Qi in movimento dei Reni.
L’autonomia del bambino dalla madre è rappresentata dal passaggio dal Ren Mai al Du Mai.
L’acquisizione della postura eretta determina la capacità di muoversi nel mondo e la scelta di
tale movimento in alternativa allo stare fermi è Shao Yang. Il mantenimento della postura
eretta è dovuto all’azione del cervello medio che, in termini di agopunti, è compreso tra il 17
ed il 20 Du Mai.
Se vi sono problemi nella postura eretta si può trattare il meridiano Jin Qiao; se il problema è
nel sorreggere la propria struttura in movimento, va trattato il meridiano Yang Qiao.
Nell’ambito delle strutture articolari, ricordiamo che importanza primaria riveste il
mantenimento dello stato trofico di queste stesse, che è delegato al sangue. Il nutrimento
(Xue) giunge alle ossa, alle articolazioni ed ai tendini tramite il meridiano Da Bao Mai. Il Bao
Mai rappresenta la connessione tra il cuore ed il rene; in particolare giunge alla colonna a
livello del Du Mai 1.
Il trofismo dei muscoli è invece retto dalla Milza, e la loro contrattilità è di pertinenza del
Fegato come anche la forza muscolare ed il controllo dei tendini (S.W., cap 44).
La colonna vertebrale è inoltre in relazione con la Wei Qi che giunge al cervello tramite i
meridiani tendino muscolari, i meridiani Yang ,ed i meridiani distinti. La Wei Qi è tenuta
insieme dallo Yang Wei Mai, ed ha importanza per l’udito, la visione e la sensibilità somatica.
La colonna vertebrale è in stretta connessione con i cosiddetti organi curiosi che sono il
cervello, il midollo e le ossa.
Contenuto nella colonna vertebrale è il midollo, che è la forma attiva del Jing, ovvero il Jing +
Shen. Questa unione avviene nella colonna al livello dei punti Du Mai 4 (Ming Men) e Du Mai
14. Il Jing + Shen, oppure il Jing e Yuan Qi o anche Jing e Wei Qi sono trasportati nei canali
Luo e Distinti. La stretta ed ovvia relazione che si contrae tra il Jing ed i midolli, avviene poiché
i Yin Ye estratti dai “cinque grani” ed in particolare gli Ye, si accumulano nel sistema nervoso,
nei midolli e nei lombi, attraverso la fase Gao. I Gao sono delle condensazioni di Jing. A tal
proposito svolge un ruolo importante, e quindi di relazione con le ossa il viscere curioso
Vescica Biliare, in quanto contenitore di Jing posto al centro del corpo. Si spiegano così diverse
correlazioni tra alterazioni della Vescica Biliare ed alcune malattie del midollo.
Abbiamo infatti che la Vescica Biliare è considerata essere sia un viscere normale che curioso e
per tale ragione si pone come collegamento tra questi due sistemi. La bile rappresenta un
liquido Ye il cui compito è quello di intervenire nella purificazione del torbido che si trova nelle
ossa, nel midollo e nel cervello.
Essa impedisce inoltre che il calore-umidità penetri nelle ossa, trasformandosi in Bi
determinando a sua volta una neuropatia, nel midollo causando demenza o, nel cervello,
determinando uno stato confusionale con perdita di concentrazione e, financo, m.di Parkinson.
Il fluido biliare ha quindi grande importanza e rappresenta un legame rilevante tra gli organi
curiosi (utero, ossa, colonna, midollo, cervello e sistema ormonale) e gli Zang Fu. La Vescica
Biliare ha inoltre correlazione con il meridiano Yang Wei Mai che contiene molti dei suoi punti;
è interessato anche in una patologia lombare chiamata Fei Yan in cui dai sintomi lombari,
presenti all’inizio, che sono Dai Mai, si passa poi a manifestazioni neurologiche interessanti lo
Yang Wei Mai.
Per quanto sopra esposto, hanno rilevanza terapeutica i seguenti agopunti della Vescica
Biliare:
il 20 GB è di collegamento con il cervello; il 29 GB collega gli Zang Fu con le ossa; l’8GB risulta
in relazione con ossa e midolli; il 22 GB che ha effetto sui vasi sanguigni in relazione all’azione
trofica sui muscoli e le ossa; quest’ultimo è inoltre un punto di riunione dei m. tendino
muscolari.
Un’altra fondamentale relazione è quella esistente tra la Vescica, le ossa ed i midolli (tra l’altro
la Vescica forma con il Rene la coppia biao-li).
Abbiamo infatti che, la Vescica, oltre a conservare i liquidi Yin-Ye, “ha la carica dei territori e
delle città” (S.W.cap.8); ciò vuol dire che si occupa della comunicazione tramite le acque che
sono presenti attorno ai territori di terra: secondo J.M.Kespi questo simbolismo si tradurrebbe
nel rappresentare il midollo spinale.
Come sopra accennato, in tale contesto si inserisce il Rene, per il suo compito di regolare la
funzione della Vescica (tramite il suo Qi), di conservare il Jing e soprattutto di produrre il
midollo (S.W.cap.5) e governare le ossa (S.W.cap.23). Abbiamo infatti che una forma di
lombalgia può essere presente in corso di sindrome da vuoto di Jing di Rene.
In questo senso si comprende la relazione tra le disfunzioni del Rene e le artropatie
degenerative.

venerdì 14 settembre 2012

stress e disturbi del sonno in mtc


 stress e disturbi del sonno in mtc
Spero che l articolo essendo piu specifico risulti essere utile anche ai colleghi addetti ai lavori, medici agopuntori, operatori   tuina e  shiatsu e naturalmente a  tutti coloro interessati o curiosi all’ argomento,  ai non studiosi o studenti di medicina cinese risulteranno inusuali alcuni termini propri della materia trattata, ma l importante e’ afferrare il concetto di riequilibrio dell uomo energetico attraverso questa metodologia alla luce della “ patologia “ trattata













 



Il termine stress indica un insieme di forze esercitate su un corpo e le reazioni che vi si oppongono. Letteralmente il termine inglese significa “sollecitazione, tensione, sforzo”, attualmente nel linguaggio comune è frequente intendere lo stress come un aspetto integrante della vita moderna, come una reazione comune all’eccesso di stimoli ambientali che richiedono sempre più prestazioni psicofisiche migliori e competitive.

In occidente al termine stress si associano vari tipi di disturbi psicofisici causati da tensioni mentali ed emotive che includono manifestazioni cliniche diverse come broncospasmo, gastrite, cefalea,  nevrosi, colon irritabile, ipertensione arteriosa, varie forme di disturbi del sonno, e diversi altri.

I disturbi del sonno legati allo stress riguardano in modo preminente l’insonnia o sonno agitato con la sensazione di non aver riposato abbastanza al risveglio che si associano ad ansia. Più rari sono i casi di ipersonnia, con attacchi di profonda prostrazione durante il giorno e sintomi depressivi.
Lo stress può causare insonnia attraverso due meccanismi principali: perturbazione della loggia energetica di appartenenza o anomalia del rientro in profondità della Wei Qi. A differenza dell’insonnia abituale (bu ai) che si riconduce ad una turba del Cuore (eccesso di Fuoco), del Fegato (Vuoto di Sangue), del Rene (Vuoto di Yin), dello Stomaco (Vuoto di Yin e Calore In Eccesso), della Milza (Vuoto di Sangue) o anche a turbe complesse (es. Vuoto di Yin di Rene e Sangue del Cuore, Vuoto di Milza e Cuore, ecc.), le insonnie da stress sono difficili da inquadrare e trattare nell’ottica sia degli Zang/Fu che delle perturbazioni dei Meridiani Principali.

Il soggetto stressato può manifestare insonnia a causa di una incapacità all’approfondimento della Wei Qi o attraverso una perturbazione dell’intera loggia energetica che contraddistingue la sua costituzione. Nel primo caso il paziente ha allucinazioni ipnopompiche in fase di addormentamento e non sa abbandonarsi al sonno (sussulti e frequenti risvegli). Il trattamento si avvarrà dei Meridiani Distinti prescelti in rapporto ai sintomi associati (anoressia Milza, agitazione Cuore, collerosità Fegato, paurosità Rene, ecc.). Spesso quando sono interessati i Meridiani Distinti si associano disturbi del sistema immunitario, in particolare malattie autoimmunitarie[1][*].
Oltre al trattamento del Meridiano Distinto (Punto Jing distale o He, punto di riunione in alto ed in basso), sono importanti i punti Finestra del Cielo associati ed il punto di contatto con il Du Mai, secondo alcuni Autori il 20GV  o il 14GV, oppure, secondo altri:

·        Fegato 20GV,
·        Rene 21GV,
·        Milza 22GV,
·        Polmone 23GV,
·        Cuore 24GV.
Nel caso di risposte caratteriologiche (intese come disturbi del sonno e caratteriopatia da stress) occorre considerare la possibilità di un disturbo globale di uno dei 5 Movimenti, in relazione alla tipologia individuale. In questi casi si propone il seguente trattamento, da attuare 2 volte a settimana per 1-2 mesi.

Movimento
Punti Selezionati per l'insonnia da stress
·        Legno
1LR, 41GB
·        Fuoco
8H, 5SI
·        Terra
3SP, 36ST
·        Metallo
8LU, 1LI
·        Acqua
66BL, 10KI


I Meridiani Luo Longitudinali sono spesso alterati in caso di stress poiché questi meridiani hanno il compito di regolare le modalità di interazione con il mondo armonizzando la Wei Qi con la Ying Qi. Il sintomo descritto nei testi classici a questo proposito è l’irritabilità che viene definito da due ideogrammi: Zao che indica l’essere insofferente e Fan che viene tradotto con l’essere irritati. La prima parte dell’ideogramma Zao è il radicale che significa arti, cioè movimento. In questo caso i disturbi del sonno sono accompagnati da grande agitazione e movimento.
Fan l’irritabilità si manifesta invece durante il giorno con sintomi ansiosi fino all’attacco di panico, mentre la notte l’insonnia si associa ad immobilità nel letto spesso con lo sguardo fisso.
Poiché i Meridiani Luo simboleggiano la penetrazione dell’esterno (il mondo) all’interno (l’uomo), indicano in che modo noi digeriamo ciò che la società ci impone. Le continue sollecitazioni che a volte non riusciamo a metabolizzare e che anzi che stimolarci in modo costruttivo ci opprimono, ci bloccano determinando profondi disagi che rappresentano la nostra risposta allo stress.
In particolare il Meridiano Luo Longitudinale della Milza rappresenta la nostra capacità  di memorizzare. E’ importante sottolineare che gli unici Meridiani Luo che penetrano negli Zang/Fu sono quelli del Cuore, del Ministro del Cuore e della Milza. Ma quest’ultimo non va nel suo organo (Milza-Pancreas), ma si dirige agli intestini. Il ruolo dello Stomaco e degli intestini è l’assimilazione e la sostituzione. Rimuoviamo le esperienze ogni giorno e le scriviamo nella nostra memoria e a volte la memoria ha talmente tante di quelle informazioni che ne sostituisce alcune con altre. Quando cerchiamo di digerire più di ciò che ci è consentito, quando cerchiamo di memorizzare più esperienze di quante la nostra memoria ne possa contenere il meridiano Luo della Milza si altera. Ciò si manifesta con un deficit dell’attenzione, un pensiero che si fissa su determinate problematiche recenti che preoccupano con pensieri che agitano, che non permette di riposare, con un insonnia soprattutto iniziale.
Un altro Meridiano Luo coinvolto nei disturbi del sonno da stress è quello del Cuore ed è tipico di quegli individui che hanno avuto dei genitori con troppe aspettative e che hanno esercitato sempre troppe pressioni sui propri figli. L’adulto che ha vissuto queste esperienze è sempre insoddisfatto, si pone continuamente obbiettivi più ambiziosi e difficili da raggiungere, non è mai contento del proprio operato. Di conseguenza vive uno stato di ansia come se tutto il mondo gli stesse addosso. In questo caso l’individuo non accetta complimenti, o perlomeno questi non influiscono in modo gratificante sul giudizio che l’individuo ha di se stesso. Il meridiano Luo del Cuore esprime la reazione alle pressioni ed esigenze del mondo nei nostri confronti. Il disturbo del sonno associato a questa alterazione è quello di un sonno estremamente agitato, poco ristoratore con incubi.
Il Meridiano Luo della Vescica costituisce un sistema di allarme che scatta per avvertire che è venuto il momento di entrare in azione, gran parte del decorso di questo meridiano si sovrappone a quello del Luo del Rene. La funzione comune di questi due meridiani è la capacità di lasciar andare le cose che non servono più, di disintossicarsi dai traumi della vita. Gli individui che hanno un alterazione dei meridiani Luo di Rene e Vescica non si rendono conto quando sopportano un carico eccessivo estremamente resistenti alle fatiche, insensibili alle difficoltà, indifferenti, stoici. Non sanno dire basta, non sanno smettere, tutto ciò indica una pienezza dei meridiani Luo della Vescica e del Rene. Il disturbo del sonno associato è l’ipersonnia, possono anche essere presenti sintomi come profonda astenia senza pronto recupero, cefalea nucale (Zu Tae Yang), svenimenti, che rappresentano dei tentativi di fuga da situazioni talmente gravose che non si sopportano più.
Il trattamento dei Meridiani Luo in questi casi prevede l’uso del martelletto a fiore di prugna che deve provocare l’uscita di qualche goccia di sangue.
I punti da trattare sono:
4MP per il Meridiano Luo della Milza;
5HT per il Meridiano Luo del Cuore;
4KI e 58BL per i Meridiani Luo del Rene e della Vescica.
Nei testi classici è consigliato un trattamento per armonizzare i Meridiani Luo dopo il trattamento dei punti Luo che consiste nel nutrire il sangue ed i fluidi attraverso i punti: 8LR, 17BL, 42ST. 
I Meridiani Curiosi Yin e Yang Qiao sono considerati i più attivi sul sonno in quanto riuniscono l'Acqua ed il Fuoco, lo Yin e lo Yang ed amministrano la circolazione nictoemerale della Wei Qi. Sono sempre da tenere in considerazione in caso di disturbi del sonno tipici degli individui sottoposti a stress di adattamento a ritmi che variano in continuazione come per es. i lavoratori turnisti, oppure il personale di volo che spesso cambia fuso orario.
Secondo una recente ipotesi formulata dal dott. Dante De Berardinis ogni forma di stress altera il Jing e si ripercuote su punti della risonanza Shao Yang.
Com'è noto lo stress determina tre fasi successive di risposta biologica:
·        Fase di allarme: composta da una prima fase di shock caratterizzata da prevalenza del funzionamento del Sistema Parasimpatico ed inibizione del Sistema Simpatico; a questa segue la fase di contro-shock nella quale la situazione viene completamente ribaltata con maggiore attività del secondo.
·        Fase di resistenza: nella quale si cronicizza la risposta ergotropa.
·        Fase di esaurimento:  con la perdita di capacità di controbilanciamento ergotropo, per cui non c'è più alcuna limitazione alla risposta trofotropa.
La lettura energetica di queste fasi può far immaginare le seguenti ripercussioni ed il seguente climax progressivo di conseguenze:
·        Fase di allarme:  interessamento della Weiqi
·        Fase di resistenza: equilibrio fra turba emotiva e Zhengqi
·        Fase di esuarimento: alterazione prima dello Shen e poi del  Jing
I punti del Meridiano Zu Shao Yang (Dan Jing) posti fra ginocchio e collo-piede potrebbero essere in relazione con il Jing dei diversi Organi secondo il seguente schema.
Organo
Punto di Zu Shao Yang attivo specificamente sul Jing
-         Cuore
35GB
-         Polmone
36GB
-         Fegato
37GB
-         Milza
38GB
-         Rene
39GB





In questo modo nelle insonnie da stress protratto con turbe neuropsichiche ed anche disfunzioni strutturali sarà possibile attuare un trattamento elettivo su questi punti in relazione al seguente schema:


·        CuoreÞ, Tachicardia, ebetaggine o ipereccitazione,  turbe pressorie, eritrosi e disturbi vasomotori: 35GB.
·        Po3mone: Dispnea, asma, tosse nervosa, dermopatie a sfondo psicosomatico, tristezza, paura per il futuro, apprensione: 36GB.
·        FegatoÞ Digestione laboriosa, alitosi, intolleranza a grassi e fritti, scialofobia, collerosità: 37GB.
·        MilzaÞ Sonnolenza postprandiale, alvo diarroico, sensazione di corpo pesante, ritenzione idrica, seborrea della pelle e del cuoi capelluto, preoccupabilità: 38GB.
·        ReneÞ Disuria, lombialgia, gonalgia, paurosità estrema, astenia profusa: 39GB.