mercoledì 5 febbraio 2014

La cellulite in medicina energetica

 
 

                   Un inestetismo per riflettere, la cellulite.

 








 
 
 
Trattamento della panniculopatia edememato-fibrosclerosa (cellulite)
mediante combinazione di shiatsu, dietetica energetica ed omeopatia.
 
 
 
“…con quella tenerezza che induce la rotondità”

 

Riassunto: La panniculopatia edemato-fibrosclerosa è una condizione frequente nel sesso femminile, certamente legata a turbe microcircolatorie locali e che può rispondere a vari trattamenti convenzionali chimici, fisici, chirurgici, ecc. Nel campo delle Medicine non Convenzionali la combinazione fra shiatsu, agopuntura, dietetica energica fitoterapia e omeopatia può essere efficace. L'articolo indica principalmente i rimedi omeopatici da impiegare, gli organoterapici diluiti e dinamizzati e descrive le condizioni energetiche più frequenti in Medicina Cinese.
Parole chiave: panniculopatia edemato-fibrosclerora, panniculopatia ipertrofica localizzata lobulare, cellulite, agopuntura, dietetica, Medicina Cinese, omeopatia, organoterapia.
  
 
Premessa
La panniculopatia edemato-fibrosclerosa, impropriamente detta cellulite, è una ipetrofia lobulare localizzata del pannicolo adiposo, contrassegnata, sul piano istopatologico, da edema, sclerosi e lipodistrofia (1). Tale condizione presenta, all'ispezione, aumento volumetrico e simmetrico del pannicolo adiposo, soprattutto in sede addominale, glutea, trocanterica, dell'area interna del ginocchio e dei pilastri ascellari. In base all'accumulo adiposo si conferiscono aspetti peculiari definiti a "Venere callipigia", a "clessidra", a "grembiale delle ottomane", a "pantalone da cavallerrizzo", ecc. La pelle appare a "buccia d'arancio" o "a trapunta" a causa della tensione dei retinacula cutis. Caratteristico è il pallore tegumentario oltre alla flaccidità e pastosità dell'area che testimoniano per uno stato ipossico da difetto circolatorio dei vasi settali (2-3)[1].

Medicina non Convenzionale
L'esistenza di forme cliniche diverse e di diversa consistenza palpatoria ("a budino" o "compatta", quest'ultima fibrotrica e con ipertonia muscolare) ha consentito, all'inzio degli anni novanta, una distinzione fra forme Yin (fredde e dure) e Yang (calde e flaccide) (4). Anche le osservazioni più recenti (5) e meglio documentate fanno ritenere, in Medicina Tradizionale Cinese, la panniculopatia edemato-fibrosclerosa legata a turbe dei cosiddetti Meridiani Curiosi, con anomalie nella strutturazione corporea (disormonosi ed assetto statico-dinamico lombosacrale) che inducono turbe microcircolatorie in grado, in soggetti predisposti, di produrre i danni ipossici documentati dalla ricerca più moderna (6).  E' noto che l'agopuntura induce azioni riflesse di tipo reologico (7) ma, tuttavia, è opinione dei diversi AA che da sola non è in grado di svolgere una incisiva azione contro la componente edemato-fibrosclerosa. In effetti, i trattamenti che risultano più efficaci si suddividono in (3,8-10):
 
  • Topici (Alghe iodate, D-Tiroxina, ecc.)
  • Dietetici: diete ipocaloriche-ipoglicidiche e con aggiunte di minerali[2].
  • Fisici non invasivi: laser, ultrasuoni, pressoterapia, linfodrenaggio manuale, elettroterapia.
  • Fisici  e Fisico-Chimici invasivi: elettrolipolisi, mesoterapia[3], ozonoterapia iniettiva[4], idrocellulasi.
  • Chirurgici: loposuzione, lipoexeresi.
  • Vari: ginnastica attiva e massoterapia.
 
Segnalati buoni risultati con massaggio lineare lungo le aree di passaggio dei Meridiani Chong Mai, Yang Qiao Mai e Yin Wei Mai (11) ed anche mediante l'impiego di preparati omeopatici a bassa diluizione (CH 4-CH 7) (12)[5]. Si ritiene che l'impregnazione diatesica di tipo sicotico[6] sia alla base delle forme più pronunciate di dermopanniculopatia edemato-fibrosclerosa (12-14) e pertanto i rimedi più frequenti sono (15-16):
  • Angelica chinensis radix (pianta tradizionale della farmacoterapia cinese appartenente alla famiglia delle umbrillifere): La cellulite e a placche dure e staccate, interessa l'area trocanterica, i pilastri ascellari e, a volte, gli avambracci. Si associano distiroidismo e dispaurenia spiccata. Diluizione ottimale 6CH.
  • Badiagia (spugna di acqua dolce ricca in silicio): cellulite dura, fredda, sclerotica. Soggetto gozzuto o distiroideo. Diluizione 4CH.
  • Doryphora (mosca del vino). Infiltrazione a coltrone. Cellulite retratta, muscoli ipertonici, zona fredda. La pressione sull'area non determina fovea. Non segni disendocrini generali. Diluizione 5CH.
  • Elaies guineensis (olio di palma con grassi saturi a lunga catena carboniosa): la cute sovrastante è parestesia ed ipoestesica. Diluizione 5CH.
  • Graphites (cristalli esagonali di carbonio, con alluminio, silicio, fluoro, bromo e ferro): Localizzazione alle cosce ed al ginocchio. Edemi duri. Tendenza all’ispessimento cutaneo. Facilità alle ragadi. Soggetto apatico, adinamico, pigro. Volto pallido, mestruazioni scarse. Diluizione 5CH.
  • Kalium muriaticum (cloruro di potassio): Cellulite molto dolorosa con gambe gonfie e pesanti. Il dolore migliora con il calore. Individui con otiti a ripetizione e leucorrea sierosa ricorrente. Diluizione 6CH.
  • Natrum sulfuricum (solfato di sodio): Cellulite calda e dolente dell'addome e delle cosce. Soggetto distimico e metereopatico (aggiungere, in questi casi, Rododendron 9 CH [7]). Precedenti di affezioni genitali (uretriti, condilomatosi). Tendenza all'algia ed all’artrosi dell'anca. Diluizione 6CH.
  • Phytolacca (Vite americana): L’adiposità localizzata è molto dolorosa, infiammata e flaccida. Storia personale di mastopatia fibrocistica e di sindrome premestruale. Diluizione 6CH.
  • Silicea (silice, minerale igroscopico): Cellulite in soggetti magri e senza eccedenze ponderali. Facile allo scoraggiamento. Spesso le aree colpite mostrano evidenti turbe circolatorie (livedo ed acrocianosi). Può combinarsi con Calcarea carbonica (7-9CH) se il soggetto mostra scheletro minuto o anomalie posturali del rachide. Diluizione ottimale 6CH.
  • Thuja occidentalis (conifera): predominanza in sede pelvica ed interglutea. Precedenti di forme infettive recidivanti o di numerose vaccinazioni. Diluizione 7CH.
L'organoterapia diluita e dinamizzata è stata studiata negli anni ottanta e novanta da AA francesi (17-18) ed italiani (12) che hanno formulato schemi differenti.
Tetaux consiglia uno schema molto semplice e per via rettale: una sera una supposta di Tiroide 4CH e l'altra una di Rene 4CH al fine di stimolare la diuresi ed il metabolismo.
Invece Michaud e Poggiali propongono una formulazione più complessa ed in grado di agire sullo stato sicotico individuale: Hepatine 4CH, Renine 4CH, Mucosa di Colon 4CH, Tessuto Reicoloendoteliale 7CH e Asse Corticosurrenalico 9CH[8]. La somministrazione orale sarà effettuata con miscela dei singoli principi in acqua distillata, da assumere lontano dai pasti e per os, 25 gtt due volte al dì.
In campo dietologico, in relazione ai dati della Medicina Cinese, saranno da proibire gli eccessi di salato e di dolce e le nature tiepide o troppo fredde che nuocciono a Rene e Milza. Il piccante che mobilizza energia e sangue e l'amaro che aiuta la circolazione e combatte la flogosi sono invece da consigliare. Da consigliare anche il sapore insipido che svolge una vigorosa azione diuretica. Vanno inoltre preferiti gli arrosti, le cotture alla piastra ed evitate quelle in umido, a vapore e a bagno Maria (10). Reazioni avverse extraimmunitarie ad alcuni alimenti possono, in una minoranza di pazienti, determinare rilascio di istamina e  di peptidi vasoattivi in grado di aggravare la panniculopatia. Nei casi in cui vi siano forti sospetti clinici (cefalea, modificazioni dell’alvo, dermopatie, ecc.) è opportuno eseguire un test bioelettronico (Vega, Mora. Sarm-test, ecc.) per accertare eventuali intolleranze (10).

Conclusioni
La nostra decennale esperienza c’induce a ritenere validi gli schemi combinati sopraelencati, soprattutto in condizioni di cellulite non estrema e senza grande componente fibrotica. Naturalmente l’attività fisica, la riduzione del fumo e la correzione di anomalie diatrodali della colonna o delle articolazioni dell’arto inferiorie sono interventi irrinunciabili per ottenere risultati significativi e duraturi.
Gli schemi sopraesposti debbono essere applicati per 3-4 mesi in media e comportano un certo impegno in termini di tempo ed anche sotto il profilo economico.
Nelle situazioni più consolidate siamo soliti consigliare, oltre agli schemi non convenzionali, pressoterapia, mesoterapia, elettrolipolisi ed impiego topico di principi lipolitici (Fucus, D-Tiroxina) e reonormalizzanti (Centella asiatica) (19). Occorre comunque rammentare che l’assorbimento percutaneo di iodio organico (Fucus) e di Tiroxina può essere tale da indurre situazioni di ipertiroidismo iatrogeno con tachiaritmia, ansia, nervosismo, insonnia, irregolarità mestruali, ecc. Pertanto i topici iodati o con ormoni tiroidei vanno applicati su superfici inferiori al 15% e per periodi non troppo prolungati ed evitati in condizioni di ipetensione, o cardiopatia (3,9,19). 
 

 





 

 

 

 
 
Bibliografia
   
  •     Carlo di Stanislao Maurizio Corradin  Rosa brotzu
  1. Binazzi M., Grilli-Ciciglione E.: A proposito della cosiddetta cellulite e della dermopanniculopatia edemato-fibrosclerosa, Ann. It. Derm. Sper., 1977, 31:121-125.
  2. Curri S.B.: Inquadramento nosografico e classificazione delle panniculopatie da stasi, Flebologia, 1990, 1:15-29.
  3. Caputo R., Monti M.: Manuale di Dermocosmetologia Medica, Vol.1, Ed. Raffaello Cortina, Torino, 1995.
  4. Corradin M., Di Stanislao C., Franceschini M.: La cellulite in Medicina Energetica, policopie, Ed. Centro Tao, Limone sul Garda (BS), 1992.
  5. Lauro G.: Adiposità localizzata e cellulite: inquadramento in Medicina Energetica, La Mandorla (www.agopuntura.org), 2000, 12.
  6. Iurassich E., Rossi E.: L'ecografia e la termografia a contatto nella diagnosi e nella stadiazione della ipertrofia panniculo lobulare localizzata, Chr. Der., 1997, VIII (1): 45-52.
  7. AAVV: Libro Bianco sull'Agopuntura e le altre Terapie della Tradizione Estremo-Orientale, Ed. SIA/CEA, Milano, 2000.
  8. Frayn K.N.: Adipose tissue metabolism, Clin Dermatol., 1989, 7:48-61.
  9. Finzi A., Marinovich M.: Dermafarmacologia, Ed. UTET-Periodici, Torino, 1999.
  10. Bologna M., Di Stanislao C., Corradin M. et al.: Dietetica Medica Scientifica e Tradizionale, Ed. Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 1999.
  11. Corradin M., Di Stanislao C., Parini M. (a cura di): Medicina Cinese per lo shiatsu ed il tuina, Ed. Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2001.
  12. Poggiali C.: La cellulite vera, Cahiers De Biotherapie, 1999, 1: 15-22.
  13. Zissu R., Giullaume M.: Manuel de Médicine Homéopathique, Ed. Doin, Paris, 1986.
  14. Poggiali C.: Obesità e magrezza, Cahiers de Biotherapie, 1997, 4: 147-148.
  15. Ulian O.A.: Dictionaire de maitère médicale homéopatique, Ed. Masson, Paris, 1981.
  16. Cornillot P. (ed): Enciclopedie de Médicine Naturelle, Homéopatie, Ed. Frison-Roche, II ED., Paris, 1995.
  17. Tetaux M.: L'Organoterapia, Empedocle, 1982, 9 (Supp): 3-30.
  18. Michaud J.: La "fluoro-sycose", Ed. Symilia, Paris, 1986.
  19. Corradin M., Ceccherelli F., Di Stanislao C.: Dispense di Fitoterapia Scientifica, policopie, III Ed., Ed. AIRAS, Padova, 2000.
 
 



[1] A causa di una anomala sensibilità dei recettori adipocitari ad ormoni sia sessuali che non  (T3, T4, corticosteroidi, insulina, ecc.). Vedi: Ribuffo A., Bartoletti C.: La Cellulite, Ed. Salus Internazionali, Roma, 1980.
[2] Molto utili gli oligoelementi Cobalto e Oro-Argento Rame, soprattutto in soluzioni omeopatizzate alla 1D. Vedi: Deville M, Deville F.: Oligoterapia, Ed. Mediterranee, Roma, 2000.
[3] Anche mediante omeopatici complessi o principi omotossicologici in diluizioni decimali. Vedi: AAVV: Prontuario OTI, Ed. Omeo Tossicologici Italia, Carsoli (Aq), 2000.
[4] Molto utile la ossigeno-ozonoterapia mediante autotrasfusione. Si veda: Bocci V.: Ossigeno-Ozonoterapia, Ed. Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 1999.
[5]Iimpiegati anche per chimopuntura e/o mesoterapia. Si leggano:
-          Borgonuovo R.: Chimopuntura, policopie, Ed. San Li, Roma, 1990.
-          Pistor M.: Mesoterapia, Ed. Salus Internazionali, Roma, 1983.
 
[6] Pertanto la costituzione solforica con temperamento linfatico-digestivo ed il tipo Terra sotteso ad eccessiva o irregolare alimentazione, secondo la visione delle  corrispondenze costituzionali proposta da alcuni AA. Vedi: AAVV Medicina Oloernegitica, Ed. S.R.I.O., policopie, Giulianova (TE), 2000.
[7] Alcuni AA aggiungono Pulsatilla 5 CH, in donne meteoropatiche con cellulite calda e superficiale, facile scoraggiamento ed intolleranza ai grassi. Vedi: Kent J.: Lezioni di Omeopatia, Ed. EDIUM, Napoli, 1973.
[8] Si rammenta, a titolo generale, che in organoterapia omeopatica la diluizione 4CH è stimolante, la 9CH attenuante e la 7CH equilibrante. Si consultino:
-          Tetau M.: Organoterapia. Nuovi Studi Clinici, Ed. Ipsa, Palermo, 1980.
-          Simeone G., Di Rauso A.: Organoterapia sistematica, Cahiers De Biotherapie, 1997, 4: 53-62.

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